Bottega Artigiana è lieta di invitarvi all’incontro conferenza con il fotografo Antonio Guccione, organizzato e promosso in collaborazione con AFI e la casa editrice De Piante, in occasione del Festival Fotografico Europeo.
Questo incontro ha la finalità di approfondire la carriera del noto artista attraverso i percorsi che hanno caratterizzato la carriera di Guccione, realizzando le immagini di importanti campagne pubblicitarie e di comunicazione.
Autore di numerose pubblicazioni è decisamente uno dei più incisivi fotografi italiani che interpretano le tendenze del costume e della società con linguaggio internazionale.
Durante la sua professione Antonio Guccione ha lavorato con le più prestigiose riviste di moda, creando le campagne pubblicitarie per Gucci, Prada, Versace, Officine Panerai e per molti altri. Tra le sue pubblicazioni degli ultimi anni sono da ricordare : ‘ABSOLUTE STATEHOOD’, ‘FACES OF NEW YORK’, ‘FASHION AND FACES’. Esecutore di ritratti delle celebrita’ piu’ importanti dell’ultimo secolo quali Richard Gere, Dustin Hoffman, Kate Moss, Tyra Banks, Giorgio Armani, Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Roberto Bolle, e molti altri.
Ha curato la regia di Alma by Karl Lagerfeld, Giovanni Paolo II e Faces of New York. È attualmente docente della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e collaboratore per il settimanale “Vanity Fair”. Le sue opere sono esposte nei più grandi musei e gallerie d’arte del mondo.
«Non ho scelto di fare il fotografo, sono stato scelto dalla fotografia».A 12 anni gli hanno regalato la prima macchina e lui ha iniziato a ritrarre i suoi familiari tagliando loro le teste. «Mia madre mi domandava: “Dove sono le facce?” Ma per me era naturale raffigurare le persone così». Antonio Guccione, artista di fama mondiale, interprete di tendenze di costume e società, racconta la sua vita nella casa-studio in viale Monza, dove ogni angolo sorprende per un dettaglio o una sua opera: «Sto scegliendo le foto da inviare al Guggenheim di Bilbao. Devo selezionare tra 150 mila negativi».
Le 8 stanze di cui si parlerà durante la conferenza, tratteggiano le significative esperienze che l’artista ha maturato a partire dagli anni ’80, dai ritratti alla moda, dalle ricerche sul corpo all’esperienza newyorkese, dove ha fotografato le modelle più belle del mondo, dal dressing up milanese alla biodegradabilità, con il deterioramento della pellicola, alla serie Vanitas, composta da ritratti di personaggi influenti ripresi attraverso il teschio, al pianto della terra, immaginando il futuro. Un incontro invitante che pone riflessioni sull’uso della fotografia, del linguaggio visivo sulla società.